Conferenza nazionale sulle droghe: la nostra diffida al Governo

palazzo chigi governo-1080x675Antigone, Forum Droghe, Lega Italiana Lotta all’AIDS (LILA), l’Associazione Luca Coscioni e la Società della Ragione hanno inviato oggi 31 luglio una diffida al Governo per denunciare la mancata piena applicazione della legge sulle droghe.  

Il Testo unico sulle droghe 309/90 prevede che “ogni tre anni, il Presidente del Consiglio dei Ministri convochi una conferenza nazionale sui problemi connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope, alla quale invita soggetti pubblici e privati che esplicano la loro attività nel campo della prevenzione e della cura della tossicodipendenza. Le conclusioni di tali conferenze sono comunicate al Parlamento anche al fine di individuare eventuali correzioni alla legislazione antidroga dettate dall’esperienza applicativa” recita la diffida in premessa.  

“L’ultima conferenza nazionale sui problemi connessi con la diffusione delle sostanze stupefacenti si è tenuta a Trieste dal 12 al 14 marzo 2009” si legge più avanti nel testo delle cinque associazioni “Da 8 anni manca quindi un momento di condivisione dei dati e di riflessione sugli effetti della legislazione sulle droghe rispetto alla salute e i diritti umani e civili dei consumatori, alla sicurezza sociale e alla giustizia” e questo a fronte di ripetute sollecitazioni con interrogazioni e interpellanze parlamentari nonché appelli pubblici e incontri istituzionali promossi dalle associazioni che hanno presentato la diffida.  

“Anche in virtù della mancata pubblicazione dell’annuale relazione sulle droghe al Parlamento, risulta quindi sempre più necessario convocare con urgenza una nuova conferenza nazionale sui problemi connessi con la diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope per porre fine alla inadempienza all’obbligo di legge che dura da troppi anni” hanno dichiarato i firmatari aggiungendo che di “comunicare sin d’ora che, decorso inutilmente il termine di cui all’art. 3 comma 1 D.L.vo n. 198/2009, si procederà alla tutela dei diritti e degli interessi dei propri associati dinanzi alle competenti autorità giudiziarie”.  

A febbraio di quest’anno le Associazioni avevano lanciato un appello al Governo su tutta una serie di temi relativi alle politiche in materia di stupefacenti e il 26 giugno, assieme agli altri gruppi che compongono il Cartello di Genova, avevano presentato l’ottavo libro bianco sulla legge Fini-Giovanardi.