INTERROGAZIONE
Al
Ministro della Giustizia
Per
sapere
Premesso
che
- La situazione nelle
carceri italiane ha raggiunto condizioni di sovraffollamento estremamente
gravi, tanto che lo stesso Presidente del Consiglio ha riconosciuto come sia
a rischio la dignità delle persone detenute.
- Nelle statistiche
ufficiali del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria negli scorsi
mesi è stata modificata la voce della capienza tollerabile, che è stata
elevata da circa 48 mila posti ad oltre 59 mila.
- A partire dal primo
luglio 2002 sono scaduti i termini per la sperimentazione del passaggio
della sanità penitenziaria dal Ministero della Giustizia al servizio
sanitario nazionale.
- Il diritto alla salute
delle persone detenute rischia fortemente vuoti di tutela.
- Molti sono i casi di
persone ristrette in carcere che versano in condizioni di salute
estremamente gravi.
- Nel rapporto di
Antigone “Inchiesta sulle carceri italiane” ed. Carocci vi è un lungo
elenco di violenze nelle carceri italiane.
- Diego Della Libera,
attualmente detenuto presso l’istituto penitenziario di Secondigliano a
Napoli, affetto da ischemia cardiaca, avrebbe in corso una protesta pacifica
dal 28 giugno 2002 consistente nello sciopero della fame e
nella rinuncia della terapia.
- Francesco Catgiu,
attualmente detenuto presso la sezione “infermeria” del carcere di
Sulmona, secondo quanto attestato dalla perizia di parte non deambulerebbe
autonomamente e sarebbe altresì affetto da evidenti disturbi claustrofobici.
Nel carcere di Sulmona invece gli sarebbe impedita
l’apertura del blindato della cella e gli sarebbe impedito l’uso della
carrozzella. La stessa direttrice di Sulmona in una intervista rilasciata al
settimanale Io donna del 15.11.1997 avrebbe sostenuto che “i trattamenti
risocializzanti sono boiate e che gli unici detenuti simpatici incontrati
sono quelli con le palle”.
- Emanuele Calfapietra,
attualmente detenuto a Secondigliano, verserebbe in condizioni estremamente
gravi, costretto sulla sedia a rotelle a seguito di un tumore progressivo
che gli renderebbe persino difficile l’uso delle mani.
- Secondo quanto
denunciato da alcuni detenuti sarebbero particolarmente gravi le condizioni
igienico-sanitarie nel carcere di Caltanisetta dove più volte nelle celle e
negli spazi comuni sarebbero stati visti topi.
- Salvatore Ercolano
sarebbe sottoposto da dieci anni consecutivi al regime di cui all’articolo
41 bis, secondo comma, dell’ordinamento penitenziario così mettendo a
grave rischio la sua condizione psico-fisica e configurando una ipotesi di
vero e proprio trattamento inumano.
- Raffaele D’Agostino
in data 4 agosto 2002, a seguito di una sua protesta per le condizioni di
detenzione esistenti nel carcere di Reggio Calabria di cui è stata fatta
menzione sul quotidiano l’Unità, sarebbe stato trasferito prima a Vibo
Valentia e poi a Roma, Rebibbia dove gli sarebbe stato applicato il regime
di cui all’articolo 41 bis, secondo comma dell’ordinamento
penitenziario.
- Gian Luca Frani,
costretto da anni sulla sedia a rotelle, il 4 agosto 2002 è stato trovato
impiccato nella sua cella della casa circondariale di Bari.
Quali
sono i nuovi parametri prescelti e le ragioni che hanno portato a ritenere
aumentata la capienza tollerabile delle carceri italiane di ben 11 mila posti
letto.
Quali
misure e quali provvedimenti intende adottare per assicurare il definitivo
passaggio di competenze della medicina penitenziaria al servizio sanitario
nazionale.
Quali
provvedimenti intende adottare per garantire il diritto alla salute dei signori
Diego Della Libera, Francesco Catgiu, Emanuele Calfapietra.
Quali
provvedimenti intende intraprendere per migliorare lo stato igienico-sanitario
dell’istituto di Caltanisetta.
Quali
sono le ragioni di politica criminale che richiedono l’applicazione del duro
regime di cui all’articolo 41 bis nei confronti di Salvatore Ercolano e
Raffaele D’Agostino.
Quale
sia lo stato dell’inchiesta amministrativa e penale riguardante la morte per
presunto suicidio di Gian Luca Frani.
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